Si può definire perdita o fuga una fessurazione in un sistema che si vuole ermetico ed attraverso la quale sfugga del gas. Dimensionalmente una perdita è quantificata mediante l’indicazione della quantità di gas in volume che sfugge con un determinato ΔP ai capi della perdita in un secondo. Attraverso una canalizzazione si verifica un flusso di gas se tra i suoi estremi è mantenuta una differenza di pressione. La capacità di una canalizzazione a lasciare passare il flusso di gas è legata oltre che alla differenza di pressione tra i due estremi della canalizzazione anche alle sue caratteristiche geometriche; per questo viene introdotta una grandezza (conduttanza) definita come rapporto tra il flusso di gas e la differenza di pressione tra le estremità della canalizzazione C = Q / (p1 - p2) espressa in m3/s o in l/s.
- L’equazione dei gas ideali è espressa attraverso la seguente formula:
dove n è il numero di moli di gas contenuto nel volume V a pressione p e temperatura assoluta (in gradi Kelvin [K]) ed R è la costante dei gas (pari a 8,31441 J·mol-1·K-1). Si ricava, in questo modo, nel caso in cui la pressione sia una costante del sistema l’equazione in modo in cui si fa dipendere il flusso dalla variazione di volume di gas, dalla pressione e dal tempo:
L’unità di misura per il leakrate (Q) nel Sistema Internazionale (SI) è il Pa·m3/s. Il mbar·L/s è una unità di misura del flusso tollerata dal SI in quanto ad essa legata per multipli.
1 mbar·l/s = 10-1 Pa·m3/s (1 Pa = 10-2 mbar e 1 m3 = 103 litri).
Nel caso dei mbar·l/s, il tasso di fuga vale Q = 1 mbar·l·s-1 se in una camera chiusa ed evacuata, di volume 1 litro, la pressione aumenta, in 1 secondo, di 1 mbar, o, nel caso della sovrapressione nella camera, essa diminuisce di 1 mbar.
Non sempre però si ha la possibilità di avere il valore di perdita espresso nelle unità di misura del sistema internazionale; conviene allora convertire tali valori in Pa·m3/s o in mbar·l/s.
Un caso specifico, ad esempio nel settore dei refrigeranti, i valori di fuga sono espressi come g/anno di refrigerante perso. Il flusso massivo in questo caso è trasformato in g/mole e quindi moli/s, ed infine in flusso gassoso. Di seguito viene fornita una tabella nella quale viene applicata la conversione da flusso massivo a flusso equivalente, e si riportano le conversione dei g/anno dei più noti refrigeranti ed altri gas negli equivalenti flussi nominali d’elio in mbar·l/s.
La trasformazione dal flusso in peso (g/anno) a flusso di elio equivalente (mbar·l/s) può essere semplicemente realizzata moltiplicando i g/anno per i seguenti coefficienti: